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Venere e Adone
DOMENICA 31 LUGLIO – TRAMONTO A GHIACCIO FORTE | POMONTE
ROBERTO LATINI in “Venere e Adone”
ultima produzione LOMBARDI TIEZZI
spettacolo offerto dal Comune di Scansano
>> genere: teatro contemporaneo
“Venere e Adone”
siamo della stessa mancanza di cui son fatti i sogni
di e con Roberto Latini
musica e suono Gianluca Misiti
luce Max Mugnai
costume Gianluca Sbicca
produzione Compagnia Lombardi Tiezzi

Roberto Latini attore, autore e regista, si è formato a Roma presso Il Mulino di Fiora, Studio di Recitazione e di Ricerca teatrale diretto da Perla Peragallo, dove si è diplomato nel 1992. Tra gli altri, ha ricevuto il Premio Sipario nell’edizione 2011, il Premio Ubu 2014 come Miglior Attore e il Premio della Critica 2015. Ha ricevuto il Premio Ubu 2017 come Miglior Attore e Performer per lo spettacolo “Cantico dei Cantici” in scena al Festival lo stesso anno.
“In uscita da questo tempo immobile, mi piace riferirmi allo stesso argomento che scelse Shakespeare quando i teatri a Londra nel 1593 furono chiusi per la peste: Venere e Adone. L’amore terrestre e quello divino nel disarmo di un destino ineluttabile. Voglio smettere lo spettacolo, o la proposta che gli farebbe il verso, a favore di un materiale in movimento, incessante, fluido. Provare ad aprire al pubblico l’impreparazione del processo creativo, non alcuna pretesa di prodotto finito. Immagino percorsi senza tappe, oppure immagini senza continuità. Di versi dispersi.
La scena suggerisce la creazione, eppure non l’afferra, lasciandosi ciclicamente contemplare o collocare altrove. Venere e Adone, da Shakespeare a Tiziano, Rubens, Canova, Carracci, Ovidio, attraversano il mito nell’arte, declinando forme e sostanze. In tutti, una sospensione, un respiro-fotogramma, solo, fermato, definito,
come a impedire che il racconto si possa compiere nel finale che già sappiamo.
È forse la speranza che si possa vincere il destino, dando all’Arte il compito di sfidare il tempo e trattenerlo. Sospenderci nella tenerezza.
Venere e Adone è la storia di ferite mortali, di baci sconfitti che non sanno, non riescono a farsi corazza, difesa. Anche Amore non può nulla. Anche Amore è incapace; è sfinito. Sconfitto. Cadendo, comunque, fa un volo infinito.”
R. L.