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Cenerentola
SABATO 20 AGOSTO – TEATRO CASTAGNOLI | SCANSANO
ZACHES TEATRO in “Cenerentola”
>> genere: teatro di figura, narrazione, maschere
“Cenerentola”
Regia, drammaturgia, coreografia Luana Gramegna
Scene, luci, costumi, maschere e pupazzi Francesco Givone
Progetto sonoro e musiche originali Stefano Ciardi
Con Gianluca Gabriele, Amalia Ruocco, Enrica Zampetti
Realizzazione costumi Rachele Ceccotti Produzione Zaches Teatro 2021
con il sostegno di Teatro Fonderia Leopolda di Follonica e Giallo Mare Minimal TeatroProgetto vincitore del Bando Toscana Terra Accogliente 2020
Zaches Teatro si addentra nell’universo della celebre fiaba di Cenerentola per costruire l’ultimo spettacolo della Trilogia della Fiaba, di cui fanno parte anche Pinocchio e Cappuccetto Rosso. Il fine è indagare il mondo della fiaba e dei racconti di tradizione orale con l’intento di andare il più possibile lontano nel tempo, alla scoperta di quei particolari che sono stati poco a poco edulcorati, dimenticatio cancellati dalle versioni più recenti. La società moderna ha dimenticato le sue radici e le fiabe rappresentano gli ultimi frammenti di quel mondo dimenticato. Ricostruire le radici significa recuperare la propria identità che si scopre appartenere ad un bacino molto più ampio di quello che siamo soliti pensare, uno spazio vasto oltre i confini degli odierni stati nazionali.Dalla cenere alla corte, Cenerentola è un eroina dai mille volti e artefice del proprio destino. Divenuta nella nostra cultura un riferimento estremamente popolare, è andata sempre di più costituendo il simbolo del riscatto degli oppressi. Più che una storia sulla ricerca del principe azzurro, la Cenerentola di Zaches Teatro è una fiaba iniziatica in cui la difficile strada per la maturità passa attraverso il distacco dal passato. Reclusa nel suo mondo interiore, Cenerentola preferisce muoversi sotto la cenere in solitudine, quasi invisibile, in mezzo alla fuliggine di una vita apparentemente spenta, accettando con pazienza ogni punizione inflitta dalla matrigna e dalle sorellastre. Ma dentro di lei arde la brace nascosta del desiderio di un’esistenza completamente diversa. Cenerentola poco a poco acquista sicurezza e coraggio, impara ad affrontare le avversità e non ha più paura di contrastare le sue aguzzine, che via via si trovano sempre più disarmate e inermi. Sarà la forza interiore di Cenerentola a riscattarla.
Utilizzando il teatro d’oggetto, la danza, il movimento espressivo, la musica originale e i linguaggi del teatro di figura, i corpi degli interpreti danno vita ai personaggi della storia in uno spettacolo vorticoso e pieno d’invenzioni, animato di strane presenze tra il buffo e il grottesco, dal forte impatto visivo. La manipolazione si fa danza e la danza rievoca l’antica presenza del rito iniziatico sotto le ceneri della fiaba.